Irrequietezza..

Partire.

Tornare.

Scappare.

Allontanarsi, avvicinarsi, riallontanarsi.

Allontanarsi dagli estranei e dagli affetti. Dai fatti.

Fuggire, raggiungere, correre, camminare, andare, tornare, fermarsi, sedersi, rialzarsi e ripartire per andare, a mangiare a dormire, al lavoro, a divertirsi, a bere un caffè, a un appuntamento.

Tornare a casa, tornare al lavoro, tornare a divertirsi, tornare a bere un caffè. Partire per un viaggio e ritornare a casa, ripartire e ritornare. Allontanarsi e avvicinarsi.

Cambiare orizzonti, ricercare gli stessi orizzonti.

Salire e scendere.

Toccare il cielo con un dito e toccare il fondo.

Cambiare luoghi, abitazione, lavoro, conoscenti.

E tornare.

Dove voglio andare? Che cosa voglio fare? Che cosa succederà?

In qualsiasi direzione mi muova, in qualsiasi posto sarò, io sarò io. Gli altri saranno gli altri.

I problemi non risolti resteranno, quelli risolti spariranno.

I veri amori e i veri amici resteranno gli altri scompariranno.

Ci si può allontanare per vedere meglio quali sono le cose importanti, senza le quali ci sentiremmo soli.

O per vedere quali sono i problemi reali.

Da vicino spesso tutto sembra grande, importante.

Ma da lontano sono visibili solo le cose veramente grandi.

Ecco.

Forse ora posso tornare a casa.

Ma non casa nel senso stretto della parola.

Casa nel senso di luogo dove vorrei essere.

Casa, il luogo dove la mia mente e il mio cuore sono in pace.

Ovunque esso sia.

Scusate la confusione.