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Il blog di il_libraio (12) |
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Hotel Iris di Yoko Ogawadi il_libraio del 26/11/2009 alle 16:33 Mari e sua madre sono proprietarie di una modesta pensione. Come ogni sera la ragazza aspetta alla reception che i clienti si ritirino a dormire, quando una donna esce da una stanza insultando l'uomo che è con lei. E mezza nuda, probabilmente una prostituta. L'uomo che avrebbe preteso prestazioni innominabili non appare turbato e con un comando imperioso la zittisce. Mari, che assiste alla scena, è stregata dalla voce di quel signore distinto. Qualche giorno dopo, quando lo incontra per strada, per Mari è inevitabile seguirlo. Per lei, che ancora deve fare esperienza del mondo, è la scoperta dei sentimenti e del corpo, la ribellione. Ma è anche la perdita dell'innocenza, l'iniziazione sconvolgente ai rituali della carne. |
Zone umide di Charlotte Rochedi il_libraio del 26/11/2009 alle 16:13 Un qualunque supermercato. Reparto igiene femminile. Flaconi su flaconi di prodotti specifici, liquidi o in gel, colorati, antibatterici, al profumo di violetta, di vaniglia o di limone. Mille soluzioni per un solo "problema": un unico, martellante messaggio: il tuo corpo non è pulito e fresco quanto dovrebbe. E il solo modo per renderlo innocuo e accettabile è lavarlo, disinfettarlo, profumarlo ogni volta che puoi. È così, passeggiando tra gli scaffali del negozio sotto casa, che l'autrice ha avuto l'idea per questo romanzo. È così che è nata Helen Memel, la sua controversa e irresistibile protagonista. Helen ha diciotto anni. È precoce e curiosa del proprio corpo e delle infinite opportunità di piacere che una mente audace come la sua sa escogitare. Ci sono gli uomini, certo, tanti e diversi, ognuno con i suoi gusti, le sue qualità, le sue manie. Ma anche gli oggetti, gli accessori e le pratiche raffinate, grottesche, stravaganti che Helen racconta con spiazzante, seducente candore, e spesso con fulminante ironia. Arrivando a infrangere ogni tabù, compresi quelli di cui non avete mai sospettato l'esistenza. Ma "Zone umide" non è solo il resoconto di un'educazione sessuale avventurosa: è una storia d'amore e di solitudine, e soprattutto un inno alla libertà di un corpo sperimentato in tutta la sua irriducibile vitalità. |
Amori di Alina Revesdi il_libraio del 26/11/2009 alle 16:10 Otto incontri, otto amori, otto situazioni in cui carnalità e passione erotica prendono il sopravvento su qualunque altro sentire. Otto uomini senza nome, quasi senza volto, otto racconti che si incrociano lasciando all'alternanza libera di gesti, di azioni e di accoppiamenti, il compito di rivelare il segreto di ogni avvicinamento sessuale. Un diario erotico che ricostruisce il profilo di una passione erotica e sentimentale, senza caricarla di troppi significati sottintesi, ma anzi lasciando che la fisicità pura prenda lentamente il sopravvento, celebrando la gioia della carnalità al femminile, la bellezza del corpo maschile, la magia dell'avvicinamento, della seduzione e della sessualità umana. |
Gelosia di Catherine Milletdi il_libraio del 26/11/2009 alle 16:08 Cresciuta nella banlieue parigina da genitori privi di ambizioni intellettuali e che non si amavano, Catherine sviluppa fin da bambina una passione assoluta per la lettura e la scrittura come mezzi per evadere dal grigiore della sua esistenza. Entrata a far parte prima ancora di finire il liceo di una cerchia di giovani intellettuali, inizia a uscire con Claude, direttore di una piccola galleria, grazie al quale esordisce nel mondo della critica d'arte e comincia a fare la vita che aveva sempre sognato. All'interno della bohème parigina, la sua emancipazione sociale si accompagna a quella sessuale, in un rapporto non esclusivo con Claude, che lascia spazio a numerose avventure senza inibizioni di sorta. Quando col passare degli anni il rapporto con Claude finisce per logorarsi, Catherine sembra trovare una nuova serenità in Jacques, con il quale per la prima volta avverte l'esigenza di mettere in discussione la propria libertà affettiva ed erotica. La crisi tra loro esploderà violenta quando un giorno, trovando nello studio del compagno la foto di una donna nuda, Catherine sperimenta per la prima volta la forza devastante di un sentimento a cui si era sempre ritenuta superiore e immune: la gelosia. Iniziano così anni di una sofferenza che rasenta la perdita di sé, in cui Catherine si mette a scavare nella vita del proprio compagno. |
Un sabato, con gli amici di Andrea Camilleridi il_libraio del 25/11/2009 alle 12:12 Quando il passato presenta i suoi conti. Le vite di Matteo, Gianni, Giulia, Anna, Fabio, Andrea e Renata detta Rena sono tutte vite segnate. Fin dall'infanzia, con traumi profondi che scuotono l'anima oppure vanno a interrarsi in certe zone segrete della coscienza, e dalla giovinezza che ci aggiunge il suo carico di turbamenti, di rivolte, di affermazioni di sé. Sembrerebbe che gli anni della prima maturità possano portare un inizio di pacificazione, se non altro perché le vite sembrano incanalate nei loro binari borghesi e le coppie si sono stabilizzate, ma non è così. Non è affatto così; anzi, è proprio il contrario: l'età matura è il momento giusto perché i nodi vengano al pettine, gli elementi psichici si combinino apposta per precipitare, per esplodere come una miscela assai temibile con la quale un alchimista improvvido abbia giocato troppo a lungo e con troppa fortuna. Decisamente, questo romanzo è anomalo nella produzione di Andrea Camilleri. Lo è da subito, dalla prima lettura che ci propone una lingua secca, affilata, che non cede all'espressività del dialetto né ad alcuna di quelle varie forme di pietas che spesso si ritrovano nella prosa del maestro di Porto Empedocle e che sotto forma di ironia, tenerezza, comprensione per le umane debolezze intervengono a lenire anche le situazioni più dure e crudeli. Qui invece non c'è possibilità di fuga o di nascondimento. Ogni personaggio è consegnato alla sua dannazione e alla deriva inesorabile delle sue azioni. Quella che si sente, fortissima, in queste pagine, è la voce del Camilleri uomo di teatro. La si sente nelle clausole immediate, nel disegno rigoroso della trama, nella geometria delle relazioni tra i personaggi, nelle battute perfettamente calibrate per efficacia e verosimiglianza, nelle cadenze stilizzate del tipico dramma contemporaneo: morboso, implacabile, assurdo. |
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