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I video preferiti di xergo1

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inserito il: 12/01/2008 alle 9:35  

Fabrizio de André - Giugno '73

Written by Fabrizio de André Released on the album 'Volume 8' (1975) The attempt of connecting Don Raffaè to the Godfather films was apparently a mistake, judging by the comments. I apologize an promise to stay away from experiments in the future... So this time just pictures of sunsets. Enjoy. Tua madre ce l'ha molto con me perché sono sposato e in più canto però canto bene e non so se tua madre sia altrettanto capace a vergognarsi di me La gazza che ti ho regalato è morta, tua sorella ne ha pianto, quel giorno non avevano fiori, peccato, quel giorno vendevano gazze parlanti. E speravo che avrebbe insegnato a tua madre a dirmi "ciao come stai", insomma non proprio a cantare per quello ci sono già io come sai. I miei amici sono tutti educati con te però vestono in modo un po' strano mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi "Sono loro stasera i migliori che abbiamo" E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa nell'imbuto di un polsino slacciato. I miei amici ti hanno dato la mano, li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano. E tu aspetta un amore più fidato il tuo accendino sai io l'ho già regalato e lo stesso quei due peli d'elefante mi fermavano il sangue li ho dati a un passante. Poi il resto viene sempre da sé i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.

durata: 222 sec.

inserito il: 11/01/2008 alle 19:56  

Canzone x il Che -- Guccini (Stagioni) Song for Che Guevara

Francesco Guccini--Stagioni Canzone per Ernesto Che Guevara

durata: 366 sec.

inserito il: 11/01/2008 alle 17:33  

Francesco Guccini - La Locomotiva

Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli, ma nella fantasia ho l'immagine sua: gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli... Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere: i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere, i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti sembrava il treno anch' esso un mito di progresso lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti... E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano: ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite.. Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali, parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali" e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via la bomba proletaria e illuminava l' aria la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia... Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione, un treno di lusso, lontana destinazione: vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori, pensava al magro giorno della sua gente attorno, pensava un treno pieno di signori, pensava un treno pieno di signori, pensava un treno pieno di signori... Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione, forse una rabbia antica, generazioni senza nome che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore: dimenticò pietà, scordò la sua bontà, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore... E sul binario stava la locomotiva, la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva, sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno... E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto. Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura e prima di pensare a quel che stava a fare, il mostro divorava la pianura, il mostro divorava la pianura, il mostro divorava la pianura... Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta, nessuno immaginava di andare verso la vendetta, ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno: "notizia di emergenza, agite con urgenza, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno..." Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria!" E intanto corre corre corre sempre più forte e corre corre corre corre verso la morte e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice, aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto della grande consolatrice, della grande consolatrice, della grande consolatrice... La storia ci racconta come finì la corsa la macchina deviata lungo una linea morta... con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava, esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo: lo raccolsero che ancora respirava, lo raccolsero che ancora respirava, lo raccolsero che ancora respirava... Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore mentre fa correr via la macchina a vapore e che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva, come una cosa viva, lanciata a bomba contro l' ingiustizia, lanciata a bomba contro l' ingiustizia, lanciata a bomba contro l' ingiustizia!

durata: 497 sec.

inserito il: 09/01/2008 alle 10:48  

Dormi amore - Adriano Celentano

Adriano Celentano - Dormi amore

durata: 302 sec.

inserito il: 09/01/2008 alle 10:26  

Italia 14-18Dic07: ondata di gelo e neve dalla Russia!

Foto da Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Umbria e Sardegna

durata: 187 sec.

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