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Il blog di Narratore (43)



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Dal libro "Due ruote Sette note e altri incidenti" ed. La Riflessione - Davide Zedda editore

di Narratore del 27/01/2012 alle 16:14



Mani incerte oltre il confine, nell'ignoto di carezze che non sanno, che mi lasciano senza fiato; in questa nuova dimensione io sono solo sensazioni che si rincorrono frenetiche, che mi assalgono inaspettatamente, un istante interminabile senza alcuna razionalità; mani che lasciano una traccia, che rimangono a lungo nella mente, in un pensiero indecente. Mani che sembrano seguirmi e sostenermi, che sanno consolarmi ed eccitarmi, che ritrovo quando la notte sembra più oscura. 
Mani che stringo: le tue.





Dal libro "Due ruote Sette note e altri incidenti" ed. La Riflessione - Davide Zedda editore

di Narratore del 18/01/2012 alle 20:12



Era già da qualche giorno che Lorenza non vedeva l’ora di rientrare in fretta a casa, mettersi comoda e accendere il computer. Era già da qualche giorno che attendeva quel momento di intimità, quel momento tutto suo per esplorare tutto ciò che aveva appena scoperto di sé stessa, la voglia di viversi diversamente, come mai le era successo.
“Ciao.” I pixel si illuminarono improvvisamente nel monitor del suo computer.
“Ciao, ti aspettavo” digitò Lorenza.
“Sei qui da molto?” le chiesero i pixel.
“Una ventina di minuti, più o meno - scrisse Lorenza – curiosavo su un forum.”
“Qualcosa di interessante?”
“Mai quanto parlare con te.” Lorenza arrossì nello scrivere quelle parole.
“Sai, ci pensavo stamattina, alle nostre serate, alle nostre notti, a quello che ci diciamo, ai sogni. E mi chiedevo “chissà se anche Lorenza mi pensa allo stesso modo”, se come me, sei curiosa di incontrarmi, di vedermi, di parlare guardandoci negli occhi...”
La donna sentì il suo cuore accelerare, la sua mente vagò alla cieca nell’irrazionalità delle sensazioni e il suo corpo fu attraversato da un brivido. Fu l’istinto a scrivere per lei.
“Mi piacerebbe” digitò.
“E allora facciamolo, senza pensarci troppo. Domani.”






365 - Dal libro "Due ruote Sette note e altri incidenti" ed. La Riflessione - Davide Zedda editore

di Narratore del 01/01/2012 alle 12:45



365 giorni sono passati e altrettanti ne verranno, giorni di buone intenzioni e di cocenti delusioni, giorni di baci e di parole, di lacrime e di silenzi, giorni d’amore e di passione, giorni di lavoro e di vacanza, giorni in cui vorrò stare da solo e giorni in cui avrò bisogno di voi, giorni per sognare e notti per riposare, di giorni per…
Si spengono le luci e scoppiano i petardi: è mezzanotte e domani è già oggi.
Buon anno!






un libro a Milano

di Narratore del 26/11/2010 alle 23:04



Sarò li sabato sera e domenica mattina, con il mio romanzo "Il Triangolo Imperfetto"; una nuova esperienza per me, la possibilità di conoscere altri autori, vedere seppure per poco un altra città, confrontarmi...

Per chi vuole maggiori informazioni:
http://www.unlibroamilano.it/








Dal libro "Il Triangolo Imperfetto"

di Narratore del 07/10/2010 alle 16:15



Mi guardai un’ultima volta allo specchio, un’aggiustata ai capelli, sbuffai leggermente la camicia fuori dai jeans… Si, ero pronto.Salii in macchina e partii verso casa sua per andarla a prendere.
 
“Non preoccuparti – mi aveva detto – penserò a tutto io”.

Andai verso questo appuntamento a sorpresa senza aspettative, solamente il fatto di ritrovarmi a poter vivere una serata diversa, riconciliami con il mondo e il genere umano, godere dei piaceri della buona tavola e magari confidarsi un po’ con una persona così lontana da me per domicilio, cultura ed età.Giunsi a casa sua che ancora facevo quel genere di pensieri. Come d’accordo le inviai uno squillo per indicarle che ero sotto casa sua e che aspettavo in auto. Ricordando i tempi in cui andavo a prendere la mia ex moglie sotto casa sua immaginai di dover attendere a lungo, invece passarono appena pochi minuti, forse cinque, prima di vederla comparire sul cancello di casa sua.
Mi sorrise e mi raggiunse dentro l’auto riempiendo l’abitacolo del suo profumo. Il buio non mi aiutò a vederla bene, semplicemente mi parve bella e desiderabile nel suo frusciare d’abito e nel ticchettio dei suoi tacchi.

"Ciao, sembri davvero bellissima ed elegantissima, aspetto di vederti alla luce per averne conferma" esordii sorridendole mentre mi inebriavo di chanel e dei suoi occhi che mi fissavano incuriositi.
"Ciao, tu invece sei casual, ma con gusto, direi che siamo assortiti bene" rispose al mio sorriso e al mio sguardo."Dove andiamo? Sei tu che custodisci i segreti di questa serata" la incalzai alimentando questo strano gioco."Bene, all’incrocio svolta a destra, andiamo verso Marina di Grosseto, poi avrai le istruzioni necessarie per tempo" mi sussurrò con aria da cospiratrice.
Guidai con calma, con l’aria umida del mare che filtrava dai finestrini appena aperti. Parlammo della Maremma e delle origini della piana di Grosseto; ancora una volta le sue parole evocarono immagini e avvenimenti che, in altri contesti sarebbero sembrati noiosi. Aveva appena citato i Lorena e le bonifiche da loro condotte tra il XVIII e il XIX secolo quando entrammo dentro il paese. Mi indicò un incrocio in lontananza.
"A quell’incrocio svolta verso sinistra, poi la prima a destra e siamo arrivati" 
 disse puntando l’indice davanti a se e mimando le svolte. Parcheggiai accanto al marciapiede, il ristorante non era lontano e il clima mite di quell’aprile rendevano piacevoli quei pochi passi da percorrere.
"Il ristorante è rinomato per le specialità di pesce, spero ti faccia piacere, comunque hanno una buona scelta anche per le carni se non gradisci le specialità di mare" disse guardandomi un po’ dubbiosa."No no, tranquilla, il pesce va benissimo" le risposi rassicurante.



Il Triangolo Imperfetto (La Riflessione-Davide Zedda Editore)






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