[–] 1 punti inviato 9 anni fa da Perekkiofono

Non capisco cosa c'entri il reato di tortura con l'interrogatorio di uno colto in flagrante. In Uk o in Germania il reato di tortura esiste eppure non vanno giù per il sottile mi pare.

Poi occorrerebbe capire come è stata scritta la legge.

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[–] 2 punti inviato 9 anni fa da rEVOLution

Proposta di Legge numero 1 Introduzione del reato di tortura nel codice penale

Art. 1. 1. Dopo l’articolo 608 del codice penaleè inserito il seguente: «Art. 608-bis. – (Tortura) – Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che infligge ad una persona, con qualsiasi atto, lesioni o sofferenze, fisiche o mentali, al fine di ottenere segnatamente da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei o su di una terza persona, o per qualsiasi altro motivo fondato su ragioni di discriminazione, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La pena è aumentata se ne deriva una lesione personale. È raddoppiata se ne deriva la morte. Alla stessa pena soggiace il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che istiga altri alla commissione del fatto, o che si sottrae volontariamente all’impedimento del fatto, o che vi acconsente tacitamente».

Art. 2

  1. Il Governo italiano non può assicurare l’immunità diplomatica ai cittadini stranieri condannati per il reato di tortura in un altro Paese o da un tribunale internazionale.

  2. Nei casi di cui al comma 1 il cittadino straniero è estradato verso lo Stato nel quale è in corso il procedimento penale o è stata pronunciata sentenza di condanna per il reato di tortura o, nel caso di procedimento davanti ad un tribunale internazionale, verso lo Stato individuato ai sensi della normativa internazionale relativa.

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da teo44

l'art608-ter.fa obbligo al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio di offrire al fermato,se entro le 10 di mattina,caffè brioche o,se richiesto,cappuccino.è fatto obbligo al pubblico ufficiale,o incaricato di pubblico servizio,di accompagnare,ove richiesto,il fermato in bagno e,nel caso il medesimo lo richieda,di provvedere alla pulizia delle parti corporali che eventualmente risultino lordate alla fine di tale espletamento.minghia siamo una nazione civile noi mica siamo come i tedeschi con la bader meinhof!!

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da rEVOLution

il tuo commento mi ha fatto riflettere e dopo aver scritto un commento, cancellato xchè non all'altezza del tuo,rileggendoti meglio e riflettendoci ancora l'unica cosa sensata che mi viene da pensare è

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da teo44

per mia fortuna passo molto tempo fuori dal tuo paese.la cosa che mi spiace è di avere il passaporto di una nazione dove ladri assassini spacciatori clandestini truffatori hanno diritti che non dovrebbero sussistere in una società civile.ps prova ad andare dai carabinieri per una denuncia di furto in abitazione...si mettono a ridere

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da teo44

rev....non so chi tu sia e francamente poco mi importa.la differenza fondamentale fra noi liberali di destra e gente come te,è che noi non offendiamo.siamo dei signori ci limitiamo alla satira

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da rEVOLution

e io la satira di Rupert Sciamenna ho usato ... (sulle offese di voi gente di destra... lasciam perdere va' !)

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da teo44

egregio"signore" dare del coglione a chi non si conosce non è satira è pura maleducazione ps la prego di porre attenzione al "signore" virgolettato e di trarne le dovute considerazioni

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da Perekkiofono

Grazie.

Leggendo l'articolo in effetti la perplessità rimane. Ad esempio, potranno essere ancora permessi gli interrogatori fiume, quelli che durano ore e ore per sfiancare il sospettato? (sempre che siano mai serviti a qualcosa)

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da rEVOLution

copio e incollo

Sicuramente inutile anzi profondamente sbagliata è la legge che sta introducendo il reato di tortura nell’ordinamento italiano.

Era nata come un disegno di legge d’iniziativa parlamentare proposta dal senatore Luigi Manconi, da sempre in lotta contro le sopraffazioni del potere. Se ne sentiva l’urgenza da tempo: - l’impunità di torturatori annidati nei gangli vitali delle cosiddette forze dell’ordine era stata una realtà strisciante negli anni di piombo. Un libro bianco del 1982 ne raccolse una casistica. Era emersa con prepotenza nelle cronache terribili dei fatti del G8 di Genova del 2001. E aveva continuato a tornare d’attualità nel lungo stillicidio di casi di persone morte nelle mani di vigili e poliziotti, da Stefano Cucchi a Federico Aldrovandi a Giuseppe Uva a Riccardo Magherini e altri ancora.

Ogni volta i responsabili restarono impuniti perché il resto di tortura non era previsto nell’ordinamento italiano.

Inutilmente si chiedeva che la lacuna venisse colmata, l’Italia continuava a figurare nell’elenco nero degli stati canaglia.

  • Ora, la tortura altro non è che l’esercizio del potere dello Stato.

    Fin dalle lontane origini fissate nel diritto romano è lo Stato l’ente in nome del quale si processa e si tortura.

    E la realtà odierna è sempre quella: lo dicono sul piano internazionale nomi come Abu Graib e Guantanamo, lo dice lo strisciante ritorno di una legittimazione della tortura nella lotta contro il Terrore.

  • Di fatto e di diritto, il potere statale nella cultura e nella pratica del mondo occidentale si misura dalla sua capacità di esercitare il monopolio della violenza, regolando il ricorso alla forza con le sue leggi. E da secoli contro l’arbitrio del potere – quello della Chiesa e quello degli stati – la cultura occidentale ha condotto battaglie durissime.

Ma ecco che oggi, se si va a leggere il disegno di legge sulla tortura approvata con modifiche alla Camera la settimana scorsa sulla spinta della solenne bocciatura della Corte europea dei diritti dell’uomo, si scopre che nel disegno di legge italiano il reato di tortura è un -“reato comune”, non un delitto del potere. -Si colpisce «chiunque… intenzionalmente cagiona ad una persona a lui affidata… acute sofferenze fisiche o psichiche»: chiunque, cioè nessuno.

Forse è meglio di niente, ha scritto il senatore Manconi, peraltro molto deluso per quello che hanno fatto del suo disegno di legge.

Ma forse è peggio: la vergogna di quel vuoto legislativo era almeno una ferita aperta, sfidava le coscienze. Che ora si addormenteranno. E non chiederanno nemmeno la misura minima ma indispensabile dell’identificabilità dei membri delle forze di Polizia impegnate in funzioni di ordine pubblico, oggi coperti dall’anonimato e dalla solidarietà di corpo.

Su gli interrogatori fiume ti rimando qui

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da Etrusca

Io al SAP nn riconoscerei nemmeno il diritto di esistere. Figurati prendere in considerazione quello che dicono e omettere quello che fanno.

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da CHIARA_

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[–] 1 punti inviato 9 anni fa da re_attila

Da non credere........si sono inventati il reato di tortura!! Non ne hanno più da inventare per eliminare le Forze dell'ordine.....a Genova quei bravi ragazzi dopo aver rovinato una città hanno preso continuamente per i fondelli gli agenti......chiaro che si sono vendicati.....ma dovevano pestare più forte; rompere teste braccia gambe ai bravi ragazzi e qualche attivista rosso........io starò sempre con le Forze dell'Ordine

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